domenica 4 aprile 2010

La Cantina del Rock: marzo rock'n'roll


Un po' a rilento, ma le cose che contano hanno tempi sempre un po' più lunghi. In questo caso c'ho messo un mese per rimettere mani sul blog. Evito di parlare di tutto quello che è successo durante. Se ne sono viste delle belle, ma rinvio a prossimi e meno urgenti momenti il racconto.
Ora voglio parlare dei tre dischi che, sempre in pillole, ho recensito per Post.it per il numero di marzo. Spiccano i Capputtini i'Lignu, che hanno fatto veramente un grande disco., uscito per Jeet Kune Records etichetta bella nuova come quest'aria di primavera.
Mi riprometto di essere un po' più costante nell'aggiornamento.


Capputtini i'Lignu 
Capputtini'i Lignu
2010

Due chitarre, una cassa, un cembalino e poco altro. Quanto basta ai Capputtini i'Lignu per combinare una miscela punk blues che farebbe saltare in aria una banca.
Il disco è un viaggio su una vecchia caffettiera a vapore. Si procede a scossoni, su scomode  panche di legno e in carrozze dal puzzo di sigaretta stantia. Ideale colonna sonora di un (rail)road movie in bianco e nero tra campi di cotone sconfinati e spazi metropolitani iperaffollati.  
La strumentale intro lascia presagire ciò che sarà: una chitarrina lontana e un rapido regolamento di conti che subito deflagra nell'acida "3x3". I deragliamenti sono continui, e i ritmi si fanno incalzanti (She's a crime), incandescenti (Bite in the neck blues e American Dream) e serrati (The robbery). 
Ci sono canzoncine sbronze da aperta campagna (Fire Flies, U'r like an ocean to me), strane invocazioni  notturne (Mr Death), ballate stralunate dal retrogusto malinconico "A betty full of rocks". Tornano vecchi fantasmi con "Wang Dang Doodle" scritta da Willie Dixon e suonata da mezzo mondo. 
Con la faccia ormai sporca di catrame, "Lord's fists" è l'ultimo episodio del viaggio. Pronti a girare il disco e ricominciare da capo.



Jacuzzi Boys 
No Seasons 

Gli Jacuzzi Boys, da Miami, ragazzini che hanno dato alle stampe ben cinque 7 pollici prima di arrivare al debutto sulla lunga distanza. Uscito negli ultimi mesi del 2009 per la Floridas Dying, "No seasons" è un disco che si beve tutto d'un fiato.
Basso, chitarra e batteria che trovano un interessante equilibrio tra i suoni di un passato ancestrale fatto di blues, giungla e psichedelia acida e allargata. Pura energia che non riesce a stare tra i solchi del disco. Una strada personale a ciò che oggi è rock'n'roll.


 The Doggs 
Sex, the doggs & r'n'r 
www.myspace.com/thedoggs69 
autoproduzione 
2009

I Doggs sono di Milano e vengono fuori negli ultimi mesi con questo EP autoprodotto, in pura etica D.I.Y.
Detroit Sound a vagonate, atmosfere stoogesiane e street rock'n'roll, con un orecchio ben puntato sul deragliamento cupo e metropolitano da macchina lanciata a tutto gas di notte sui vialoni della Motor City.
Il dischetto scivola via velocemente: lancinanti le trame di farfisa e sax, azzeccato ma che non guasterebbe sentire un po' più sporco. Possono fare buone cose dal vivo.

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