mercoledì 13 gennaio 2010

Lisboa





Ho scritto questo articolo per una neonata rubrica di viaggi per Post.it. Si trattava di raccontare una città e indicare i modi più economici di andarci, le cose da vedere e le possibilità di passarsela bene. Con Lisboa ho un rapporto particolare: ho vissuto un anno intenso, bello e difficile, in Erasmus tra il 2003 e il 2004. Mi è rimasta nel cuore. Ci sono tornato 5 anni dopo, insieme alla mia Nico, ritrovando un posto in cui è meraviglioso passeggiare, bersi una birra, godersi un tramonto e molte altre cose. Insomma tutto ciò che possiamo definire in due parole Boa Vida.


Esiste una città capace di regalare poesia ad ogni angolo, bambini che inseguono un pallone per strada, allegra confusione nelle piazze, giochi di luce al tramonto tra cielo, fiume e palazzi? E ancora nottate di musica e birra a fiumi, di cibo capoverdiano, mentre l'aria dell'Atlantico la sospende a mezz'aria, come le nubi che arrivano e vanno via a velocità impressionante?
Ci si può sentire a casa tra i vicoli del Bairro Alto o in un bar di Santos, pur non conoscendo il portoghese, ma avendo l'impressione di riuscire a comunicare con gente che giureresti non sia mai uscita dal quartiere?
Lisbona, o meglio Lisboa come va letta e pronunciata, è “una nostalgia addormentata” come scrive Dos Passos, è una città-donna sinuosa e adagiata sulle sue sette colline.
Cantata da poeti, scrittori, musicisti, viaggiatori, è resa unica dalla propria storia: fiorente sotto gli arabi, roccaforte cristiana, centro delle scoperte geografiche, poi decadente capitale di un impero che non c'era più, sublimato in quel termine intraducibile che è saudade e negli struggenti versi del fado.
Di quel passato conserva e allo stesso tempo centrifuga tutte le esperienze in un caotico coacervo architettonico e urbanistico, ben visibile dai numerosi panorami (miradouros) presenti sulle colline su cui si estende.
Questi si presentano quasi sempre con una piazzetta, una chiesa, tavolini di un bar da dove, bevendo birra ghiacciata, godere di viste sempre inedite.
Ci sono diverse città, spesso dai confini incerti corrispondenti ai quartieri, che comunemente chiamiamo Lisbona. A ridosso del Castello di Sao Jeorge, si snodano l'Alfama e la Mouraria, con le tortuose viuzze arabe, le case bianche spesso decorate dagli azulejos, festoni di panni alle finestre, vecchi e bambini per strada, odori di pesce fritto nei patios.




Basta fare poche centinaia di metri, magari a bordo del celebre tram elettrico 28, per essere catapultati nell'800 francese: strade ampie e ordinate, le principali piazze, palazzi maestosi, lunghi boulevards: è la Baixa che, con il quartiere attiguo del Chiado, venne completamente distrutto da un terremoto a metà del 1700 e ricostruito con i criteri architettonici del tempo.
C'è poi una Lisbona portuale a ridosso del fiume, con navi ancorate, infrastrutture e file interminabili di magazzini (docas), ce ne è una moderna fatta di palazzoni e traffico, una manuelina con la torre simbolo della città (Belem) da cui partivano le navi per il nuovo mondo. Ce ne sono molte altre ancora, popolari e ricche, distribuite a macchia di leopardo nel tessuto urbanistico.
C'è soprattutto una città multietnica sospesa tra un'Europa a cui si sente sempre più di appartenere, e una forte presenza tra Brasile ed ex colonie d'Africa: Capo Verde, Angola, Mozambico, Guinea Bissau.
Piena di luci, colori, persone durante il giorno, la notte Lisbona gronda di eventi culturali a cui si aggiungono centinaia di bar e locali di ogni tipologia e dai prezzi molto abbordabili.
Con una sola consapevolezza: a Lisbona la vita è per strada.





COME ARRIVARE
In aereo, con voli diretti da Roma e Milano con Easyjet o con Tap, la compagnia di bandiera portoghese. Con sufficiente anticipo, è possibile prenotare voli molto economici.


DOVE DORMIRE
Ci sono innumerevoli posti dove dormire e per tutte le fasce di prezzo e comfort. Consigliate le pensioncine a conduzione familiare, su cui si può ulteriormente trattare sul prezzo. Una su tutte: “Pensao das Varandas”, Rua dos Bacalhoeiros 8. 20 euro a notte per una stanza matrimoniale.


MANGIARE
Qui c'è l'imbarazzo della scelta. Meglio puntare sulle “tascas”, ristorantini tipici molto economici, arredati in modo improbabile e popolati da personaggi di tutti i tipi. Ce ne sono centinaia nel solo centro della città, dove affidarsi al “Prato di dia”, il menu del giorno con carne o pesce freschi con contorni inclusi nel piatto. Da non perdere il baccalà (bacalhau) fatto nei modi più disparati. Da bere: Porto, Ginginha, vini rossi. Per il resto consigliati i dolci e tutta la pasticceria salata.
Posto consigliato: “Restaurante Palmeira”, Rua do Crucifixo 69, a due passi dalla fermata metro Baixa. 
 



DA VEDERE
Tutta la parte centrale della città è percorribile con i tram o anche a piedi. Partendo da Praça do Comercio, situata nella Baixa a ridosso del fiume, si passeggia fino a Praça do Rossio. Dalla vicina Praça da Figueira, attraverso il dedalo di viuzze della Mouraria, si sale verso il Castello, da cui si domina la città.
Dalla Cattedrale () si scende in Alfama, il vecchio quartiere arabo, in cui la sera è possibile assistere a concerti di fado. Il martedì e il sabato davanti alla chiesa di Sao Vicente de Fora, tra Alfama e Graça, si tiene la Feira da Ladra, un grande mercato dell'usato.
Un altro percorso interessante è dalla Baixa al Bairro Alto, passando per l'abbazia do Carmo a cui si arriva con l'ascensore ottocentesco di Santa Justa. Da là si scende nell'elegante quartiere del Chiado e attraverso Praça do Camoes, fino al Bairro Alto, chiuso dal bellissimo giardino do Principe Real.
Da non perdere la zona di Belem, con il Monastero dos Jeronimos e la Torre di Belem, alla foce del Tejo.


I DINTORNI
Parlare di dintorni significa parlare dell'Oceano, di spiagge sterminate, di vento e onde. Posti facilmente raggiungibili: Costa da Caparica, Cascais con la vicina Praia do Guincho, paradiso del surf, e il Cabo da Roca, il punto più occidentale dell'Europa continentale.
Da visitare Sintra, a pochi chilometri da Lisbona, e immersa nel verde e nella nebbia, con il Castello dos Mouros e soprattutto il bizzarro Palacio Da Pena. Escursioni da considerare anche a Coimbra, centro universitario, ed Evora, capoluogo dell'Alentejo.


CHE FARE LA SERA
La maggior parte degli eventi culturali in città si trova sull'Agenda Cultural, consultabile anche in rete all'indirizzo www.agendalx.pt.
Per gli amanti del cinema è obbligatoria una visita alla Cinemateca Portuguesa, dove, a prezzi stracciati, è possibile assistere alle proiezioni in sala.
Il più antico locale di musica jazz è l'Hot Club de Portugal. Inaugurato nel 1948, ha visto tutti i grandi del genere .


QUANDO ANDARCI
Il clima è favorevole per tutte le stagioni: a causa della vicinanza dell'Atlantico, le estati non sono mai torride e gli inverni non rigidi. Una occasione può essere il mese di giugno per la festa di Sant'Antonio, dove i quartieri storici della città sono in festa.

1 commento:

  1. Davvero fantastica Lisbona!
    Ci sono stato alcune volte, un sogno, con le piazze larghe come la pista di un aeroporto, la Alfama (dove abitavo e, se potessi, dove andrei a vivere domani...mi ricordo che nel '99 un appartamento sulla Rua Agusta costava meno della metà di un garage a Milano. Mi pento quasi tutti i giorni di aver lasciato perdere...

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