giovedì 3 dicembre 2009

La cantina del rock 106: Road to Ruins Festival





Torna l'appuntamento con il "Road to Ruins festival", punto di riferimento per gli amanti del punk e di tutta quella musica ispirata all'attitudine do-it-yourself.
Il festival giunge alla sua nona edizione e porta nella Capitale nomi importanti della scena internazionale e italiana. A fronte di problemi logistici che hanno funestato l'organizzazione, saranno tredici le bands a far impennare la fredda temperatura del dicembre capitolino, con cinque serate tra chitarre distorte, ritmi incalzanti e vibrante rock'n'roll.
Si comincia martedì 8 dicembre all'Init con il ritorno sulle scene dei Germs, band di culto formatasi a Los Angeles nel 1977 con Darby Crash (voce), Pat Smear (chitarra), Lorna Doom (basso), e Don Bolles (batteria).
Tre anni di attività, una manciata di singoli e un solo disco in studio, una pietra miliare chiamata "GI" (Slash Records), ma un impatto dirompente sulla musica a venire. La band ha infatti il merito di aver trapiantato e sviluppato in modo nuovo e seminale i "germi" del punk inglese nel variegato filone dell'hardcore californiano.
Sono passati quasi trent'anni, Shane West è alla voce al posto del compianto Crash, morto di overdose nel dicembre 1980, e i Germs tornano dal vivo con una serata che si preannuncia ad alto tasso adrenalinico.
Il concerto sarà preceduto dalla proiezione del film biografico sulla band "What we do is secret", del regista Rodger Grossmann, con lo stesso West nel ruolo di Darby Crash.
Giovedì 10 al Mads in scena il "Road to Ruins r'n'r party" con gli americani di Seattle The Cute Leepers in veste di headliners. Capitanati da Steve E. Nix, già con The Briefs, affondano il proprio sound nel power pop, nel mod revival di fine '70 e nel punk rock.
Accanto al classico organico chitarra-basso-batteria, la band sfodera coriste in formazione fissa e non disdegna di inserire fiati negli arrangiamenti. A completare il cartellone i punk rockers abruzzesi One Trax Minds e i veterani romani Kill Time per una serata tutta da ballare.
Il giorno successivo il festival si sposta alla Locanda Atlantide con gli inglesi The Caravans, trio rockabilly di vecchia data e con una solida base nel punk inglese, e gli italiani The Rockin Bandits. Serata poi tutta da ballare con dj set e spettacoli.
Sabato 12 serata conclusiva del festival al Jailbreak di via Tiburtina con una vera e propria maratona musicale. A causa dei sopravvenuti problemi logistici saranno infatti ben sette le bands a dividersi lo stage.
Il pezzo forte della serata saranno i Superyob, combo inglese proveniente dalla south east londinese. In attività da quindici anni, il quartetto - Frankie Flame voce e piano, Dave Haystacks alle chitarre, Chipshop John al basso, Ace alla batteria - si muove tra mod e punk, con l'aggiunta di influenze oi! e glam. Per questa unica data italiana i Superyob presentano l'ultimo lavoro in studio "Quality Street".
Sul palco in successione: gli svedesi Double Knock Out dediti al punk rock da strada, le skin bands Pinta Facile da Roma e Roll Call dalla Sardegna, L'hardcore al fulmicotone dei Grand Theft Age, la Oi! band Automatica Aggregazione e i giovanissimi Feccia Hardcore.


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